lunedì 28 marzo 2016

Fascia per capelli

 
A dire il vero per questa settimana avrei voluto pubblicare delle foto di "repertorio"(diciamo che non mi sentivo nello stato psicofisico adatto a concentrarmi su qualcosa di nuovo), ma.......... quando la creatività chiama bisogna obbedirle.............
Così alle 22:30 di sabato sera, dopo aver messo a letto la mia bimba, ho sentito il richiamo di un'ispirazione improvvisa  e mi sono messa al lavoro con stoffa, forbici e macchina da cucire per creare questa fascia per capelli che ho completato a mezzanotte.
E' formata da due parti: una più rigida composta da striscie di stoffa intrecciate fra loro, mentre l'altra è praticamente un rettangolo di stoffa con inserito un elastico.
Ho scelto di usarla in due modi: il primo a mò di coroncina in stile hippie, il secondo in stile cerchietto "bon ton" (ebbene si, la testa che si vede nelle ultime foto è la mia, perdonatemi non sono fotogenica).
Probabilmente ne farò un'altra perchè questa è diventata un regalo last minute per mia sorella, quindi se vi piace fatemelo sapere che potrei farne un tutorial.

La scorsa settimana avete visto la mia prima intervista? cliccate qui  e troverete anche il tutorial della mia spilla a girandola.
 
 









domenica 20 marzo 2016

Shopper salvaspazio



Ecco qui un'altra shopper in tessuto, come avevo promesso nel mio precedente post: shopper ripiegabile.
Anche questa borsa è realizzata con materiali di recupero ed è ripiegabile in modo da essere comodamente riposta in macchina o in borsetta, pronta ad essere usata in caso di necessità.
Il suo segreto? Una taschina nascosta, inserita nella cucitura del bordo superiore, utilizzabile per contenere piccoli oggetti (fazzoletti di carta, monetine o la tessera del supermercato....) ma che all'occorrenza si può rivoltare completamente e contenere tutta la borsa.
Ho altre idee riguardanti le borse in tessuto, ed è probabile che nelle prossime settimane ne pubblichi un'altra, quindi continuate a seguirmi!




domenica 13 marzo 2016

Giallo per Pasqua

In occasione del Natale e della Pasqua nella scuola di mia figlia vengono sempre organizzate delle feste.
Ogni volta sul biglietto dell'avviso è indicato il "dress-code": i bambini devono essere vestiti a festa!
La prima volta leggendo questa indicazione ero andata in panico, non avevo grande dimestichezza nel creare abbigliamento infantile, ora mi sento molto più sicura nel realizzare abiti per "la mia committente più esigente".
Quest'anno per la festa di Pasqua le ho confezionato il vestitino giallo che vedete nelle foto.
A mia figlia è piaciuto moltissimo questo tessuto ad effetto bolle in rilievo, e come ogni primadonna che si rispetti ha iniziato a imporre particolari e idee tutte sue.
Io ovviamente ho fatto tutto di testa mia (so benissimo che lei cambia idea ogni giorno), ma l'ho accontentata solo in un piccolo particolare: il fondo della manica con l'orlo leggermente a punta.




 

domenica 6 marzo 2016

Una storia da raccontare


I vestiti che indossiamo hanno sempre una storia da raccontare: come sono stati realizzati, perchè sono stati comprati (o regalati) e le situazioni in cui sono stati usati. Se i vestiti potessero parlare cosa racconterebbero di noi?! (a volte è meglio non saperlo....)
Anche se non lo fanno con le parole, i capi di abbigliamento parlano di noi dei nostri gusti, del nostro umore e del nostro carattere.
Dalla mia posizione privilegiata riesco a vedere molte di queste storie ancora prima che siano vissute. Immagino la persona che indosserà una mia creazione (ok, la maggior parte delle volte sono io....), che cosa farà, le sue sensazioni.
Quando ho trovato questa mussola stampata nel negozio di tessuti non ho potuto fare a meno di comprarla, perchè la storia mi è arrivata come in una visione (ebbene si, sono una visionaria!).
Ho visto passeggiate sul lungolago di sera e la brezza leggera che muoveva la stoffa, dei sandali color corda con la zeppa, giornate di luglio con le maniche rimboccate e la macchina fotografica in mano, località di montagna in agosto con shorts color kaki e un cappello in testa, e come sottofondo a tutto serenità mista ad entusiasmo.
Così è nata questa blusa-miniabito, seguendo una storia che è ancora in divenire, ora non mi resta che viverla.